Gli
itinerari proposti sono indirizzati a colmare i vuoti (culturali, affettivi,
spirituali) nei quali la realtà giovanile oggi è immersa.
E' importante perciò:
mmAccogliere i giovani
- La comunnità è chiamata a sprigionare tutte le proprie
capacità di accoglienza e di disponibilità. La parrocchia
è come la fontana del villaggio, diceva Giovanni XXIII,
il luogo cioè dove ognuno può attingere secondo la propria
sete: vicini e lontani, passanti e residenti, piccoli e grandi...c'è
acqua per tutti.
mmProporre loro esperienze di vita
comunitaria - In un clima di serena accoglienza è possibile
attivare itinerari di crescita centrati sulla profressiva maturazione
umana e religiosa.
mmCreare condizioni ecclesiali idonee
- E' tutta la comunità che deve far sentire il peso dell'accoglienza:
una comunità viva, compatta e disposta a misurarsi con le istanze
giovanili. In questo senso essa incoraggia e sostiene la pastorale giovanile,
poichè il giovane può sentirsi a suo agio.
Tutta
la pastorale giovanile è pastorale vocazionale (in senso lato).
Una pastorale giovanile separata da una pastorale vocazionale è
come “una montagna senza cima”. Nessuna vita è senza
progetto, nessun cristiano è senza vocazione. La vocazione è
il centro e il vertice della formazione della vita e della fede dei giovani
cristiani.
E’ chiaro che questo tipo di pastorale diventa terreno fertilissimo
anche per la fioritura di vocazioni alla vita consacrata. Ed è
compito di tutta la comunità far emergere un’eventuale vocazione
in tal senso.
Un’attenzione
particolare va dedicata ai giovani “lontani”.
Perché un’azione pastorale sia veramente efficace, raggiunga
lo scopo, bisogna che vada loro incontro partendo da ciò che essi
richiedono effettivamente, dai loro interessi e, su questi, progetti itinerari
per giungere all’obiettivo della “formazione integrale”
del giovane.
Questa prevede la promozione di attività, anche non religiose,
ma che favoriscano l’incontro e l’attività di gruppo
e attirino l’interesse del mondo giovanile:
- la musica - nella nostra città moltissimi giovani
amano ascoltare musica o si dedicano allo studio di qualche strumento
musicale, anche in modo approfondito, presso il “Conservatorio”.
Non esistono però luoghi dove riunirsi ed esprimersi, dove fare
concerti, anche a titolo gratuito-
- il teatro – l’entrare a far parte di una
compagnia teatrale amatoriale che abbia come scopo, contemporaneamente,
“lo stare insieme” in armonia e il mettere in scena qualche
lavoro teatrale, può attrarre facilmente un giovane. La realizzazione
di qualche “sacra rappresentazione” servirebbe a metterli
in contatto con il messaggio cristiano-
- la solidarietà – anche in questo settore
i giovani spesso desiderano prestare la loro opera. Essi, nel loro idealismo,
si sentono coinvolti dai problemi grandi e piccoli dell’umanità.
Si potrebbero progettare itinerari che partendo dal loro coinvolgimento
nell’attenzione ai problemi del nostro territorio, nell’accoglienza
verso chi è in stato di bisogno, passerebbero poi all’educazione
al volontariato, con l’obiettivo finale di far loro capire l’importanza
del dono di sé agli altri, della gratuità, che viene dalla
fede in un Dio/Amore-
-la cultura – questo è un altro campo che
può coinvolgere l’interesse dei giovani. Varie sono le iniziative
che si possono porre in essere: confronti e dibattiti su temi di attualità,
quali la pace, la giustizia, la legalità, l’ecologia, il
valore della vita…, l’organizzazione di mostre di arte, cineforum…