II Domenica di Avvento
Fratelli e sorelle, pace a voi. La liturgia ci presenta oggi due persone, a secoli di distanza , che urlano le stesse parole. Isaia con voce lieta : «Ecco, il tuo Dio viene! Ditelo al cuore di ogni creatura». Mentre il Battista con voce drammatica ripete: «Ecco, viene uno, dopo di me.....io vi ho battezzato con acqua ma egli vi battezzerà in Spirito santo» (Mc 1,7)
Ciò che fa ricominciare a vivere, è sempre una buona notizia, una speranza. Inizio del vangelo che è Gesù Cristo. La bella notizia è una persona, il Vangelo è Gesù, un Dio che sboccia sotto il nostro sole, venuto per far fiorire l’uomo. I suoi occhi guariscono quando accarezzano, la sua voce scaccia i demoni tanto è forte e che incanta i bambini tanto è dolce, e che perdona. Egli disegna un altro mondo possibile.
Solo ciò che sgorga dal cuore ha il potere di apportare all'altra persona un sollievo efficace. Anche se non lo vediamo, anche se a volte non ci accorgiamo di Lui , Dio viene, e ogni strada del mondo diventa Galilea.
Attraverso le letture odierne Dio vuole parlare al nostro cuore per consolarci con la promessa della sua misericordia e del suo perdono basta solo che gli apriamo la porta con fiducia e con amore.
Buona domenica della conversione e del perdono. Don Michele
Fratelli e sorelle, pace a voi. “Rallegrati, gioisci, il Signore è con te” queste le prime parole dell'angelo a Maria. Apriti alla gioia, come una porta si apre al sole: Dio è qui, ti stringe in un abbraccio, in una promessa di felicità. Le parole che seguono svelano il perché della gioia: sei piena di grazia. Maria non è piena di grazia perché ha risposto "sì" a Dio, ma perché Dio per primo ha detto "sì" a lei, senza condizioni. E dice "sì" a ciascuno di noi, prima di qualsiasi nostra risposta. Che io sia amato dipende da Dio, non dipende da me. Buoni e meno buoni, ognuno è amato per sempre. Piccoli o grandi, tutti continuamente riempiti di cielo. Il Signore è con te. Quando nella Bibbia Dio dice a qualcuno "io sono con te" gli sta consegnando un futuro bellissimo. La prima parola di Maria non è il "sì" che ci saremmo aspettati, ma una domanda: come avverrà questo? Matura e intelligente, vuole capire come si compirà ciò che l'angelo le sta dicendo. Porre domande a Dio non è mancare di fede, anzi è voler crescere nella consapevolezza. Non le è chiaro ciò che Dio le sta chiedendo ma comprende che è qualcosa di grande e risponde “Ecco sono la serva del Signore”.
Come quello di Maria, anche il nostro "eccomi!" può cambiare la storia della nostra vita; dobbiamo scegliere solo se rispondere "sì" o "no" al progetto che Dio ha per noi.
Buona solennità dell'Immacolata. Don Michele
Evento per adulti e bambini organizza
to dal gruppo parrocchiale #NuoviStilidiVitaCircoloLaudatoSi. Cosa posso fare io ...partecipare per essere protagonista del cambiamento !
Fratelli e sorelle, tanta pace! Con la celebrazione di questa sera inizia per la Chiesa il tempo forte dell'Avvento, fascio di luce forte che la liturgia getta non per abbagliarci, ma per svegliarci, per aiutarci a dissipare, con tutte le forze, ogni ombra e oscurità che si trova nel nostro cuore.
Non è l'essere umano che dà la scalata al cielo, diversamente è il Signore che discende, in un cammino per tutte le strade, pellegrino che cerca casa e la cerca proprio in me. Finisce la ricerca di Dio e inizia il tempo dell'accoglienza: *ecco, io sto alla porta e busso*
Dio non si merita, si accoglie; non si conquista, si attende. Gesù nel Vangelo di questa domenica non si stanca di ripetere il ritornello di due atteggiamenti, nostro bagaglio per il percorso dell'attesa: *state attenti e vegliate*. Tutti abbiamo conosciuto giorni in cui la vita era distratta, fare una cosa e pensare ad altro; incontrare qualcuno e non ricordare chi; camminare sulla terra e calpestare tesori di bellezza. *L'amore è attenzione*. L'attenzione è già una forma di preghiera, ed è la formula che nella custodia salva la mia vita interiore.
Il secondo atteggiamento: vegliate. Non permettete a nessuno di addormentarvi o di comprarvi. Vegliate e custodite tutti i germogli, tutto ciò che nasce e spunta porta una carezza e un dono di Dio.
Tanta pace con l'augurio di un sereno e santo cammino di Avvento.
_Don Michele_
Consacrarsi alla Beata Vergine è un atto di affidamento totale e di grazia. Siete tutti invitati a partecipare per pregare insieme e rivolgere la preghiera a Colei che ci accompagna a Gesù , in un' unica voce che parte da un unico cuore. Pace e voi !!!
Fratelli e sorelle, pace a voi.
Oggi Gesù stabilisce un legame così stretto tra sé e gli uomini, da arrivare a identificarsi con loro: l'avete fatto a me! Il povero è come Dio, corpo e carne di Dio.
E’ meraviglioso vedere questo Dio che non cerca venerazione per sé, ma per i suoi amati. Li vuole dissetati, saziati, vestiti, guariti, liberati. Finché uno solo sarà sofferente, lo sarà anche lui. Davanti a questo Dio ci si incanta e lo si accoglie.
Egli ci fa comprendere come il giudizio finale non si basa essenzialmente sui peccati, ma sulla bontà; non pesa la parte brutta della nostra vita, ma solo la parte buona di essa. La verità dell'uomo non sono le sue debolezze, ma la bellezza del cuore.
Quelli mandati via hanno scelto la lontananza da Dio e dai fratelli. Non hanno fatto del male ai poveri, non li hanno umiliati, semplicemente non hanno fatto nulla, sono stati indifferenti e lontani.
*Alla sera della vita saremo giudicati solo sull'amore* (S.Giovanni della Croce), non su devozioni o riti religiosi, ma sul laico addossarci il dolore dell'uomo. Il Signore non guarderà me, ma attorno a me, a quelli di cui mi son preso cura.
Buona domenica di Cristo Re. don Michele
🚌Partenza dalla parrocchia Buon Pastore a Caserta alle ore 15,00 💰 quota di partecipazione euro 13,00 👉 I bimbi possono visitare la casa di Babbo Natale a Gaeta medievale 🎅 le casette con l'esposizione di articoli natalizi 🏠 e le luminarie 🌠anche a Gaeta medievale che si può raggiungere con il trenino🚊
puoi acquistare per cena🍕 la tiella pizza tipica di Gaeta.
Carissimi pace a voi. La parabola dei talenti è un invito a fidarci dell'amore di Dio. La paura ci inibisce e rischia di chiuderci. Quante rinunce per paure?
Il Vangelo ci sprona a fidarci di Dio, a non temere, a non avere paura. Tu sei un dono! Il dono di Dio!
Il Signore non è esattore delle tasse, un contabile che rivuole indietro i suoi talenti con gli interessi.
Dice infatti: «Sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto». Ciò che i servi hanno realizzato non solo rimane a loro, ma in più viene moltiplicato. I servi vanno per restituire, e Dio rilancia: e questo accrescimento, questo incremento di vita è esattamente la bella notizia. Questa spirale d'amore che si espande ha la sua sorgente nel cuore buono di Dio.
Dio non guarda la quantità, ma la qualità. I talenti non sono le capacità umane, ma il patrimonio d'amore che Dio ci ha lasciato attraverso il Cristo e noi quel patrimonio siamo chiamati ad investirlo nella banca dell'amore.
Dio *ci esorta a non rimanere immobili per paura o per pigrizia*, ma a vivere il Vangelo e a spenderci per amore a favore della povera gente! Tu sei il dono, Cristo il Talento, la povera gente l'investimento.
Santa domenica. don Michele.
Grande evento atteso!!! Inizia finalmente il percorso per i giovani che desiderano fare un cammino di vita nello Spirito e per i giovani che desiderano completare l'itinerario di iniziazione cristiana con la cresima. Fate girare la notizia!!!
Tutto è pronto, vi aspettiamo!!!
Carissimi, tanta pace! Oggi Gesù dimostra di conoscere la nostra debolezza e le fatiche della quotidianità. Può capitare che la nostra fede si assopisca, che ci siano dei periodi di stanchezza e di fatica. A volte la vita ci mette a dura prova. Gesù vuole richiamarci a un'altra esigenza della vita cristiana. Quanto amore abbiamo da mettere nelle lampade che ci fa ardere per evitare che il sonno spirituale diventi cronico?
Se non abbiamo fatto scorta di olio, cioè scorta d'amore, è difficile uscire da una prova, saremo schiacciati. Le vergini che si sono dimenticate di prendere l'olio, Matteo le chiama "Stolte" che vuol dire anche sbadate, stupide, indifferenti addormentate, sciocche. Le stolte non hanno olio. Come poteva funzionare una lampada senz'olio? Le vergini stolte sono quelle persone che vivono alla giornata senza farsi pensieri o problemi. Vanno avanti come se niente fosse, vivono l'IO dimenticandosi di DIO.
Cos'è l'olio che non hanno? *l'amore per Cristo e la povera gente*.
Gesù con il “Vegliate” ci invita a non perdere tempo, perché se è importante vivere è più importante vivere bene l’oggi che Dio ci dona!
Tanta pace e serena domenica. don Michele
Fratelli e sorelle, pace a voi.
Nel Vangelo di oggi Gesù definisce i capi religiosi che volevano sembrare persone molto devote e osservanti e li smaschera dicendo che c’è ben poco dell'amore di Dio nelle loro vite. Fanno gesti religiosi, ma non sono persone di fede, fanno di tutto per sentirsi i primi in tutto. In questa domenica Gesù mette a tacere tutti coloro “che dicono e non fanno”, forse credenti, ma non credibili. Esame duro che coinvolge tutti. Ai suoi discepoli ed anche a noi ci dice: ascolteli ma non fate così, voi! Imparate a fare diversamente, non imitate queste persone che si tengono strette il titolo di guide, di pastori, di maestri ed esercitano un potere in nome di una fede che non hanno.*Noi siamo tutti fratelli e abbiamo una sola guida: Gesù*.
Ci viene l’avvertimento di mantenerci attenti davanti al pericolo dell’incoerenza, facile dire… difficile fare, tutti possiamo apparire, ma non vivere da discepoli!
Chiediamoci : Quanto siamo preoccupati della nostra immagine? Possiamo sentirci “fuori pericolo” davanti a questo Vangelo?
Santa domenica. don Michele
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Oggi 29 ottobre siamo tutti invitati da Padre José alla messa delle ore 12,00 per pregare per lui e con lui in occasione del suo 25° Anniversario di Sacerdozio così come indicato nella locandina. Ci sarà anche una torta per festeggiarlo dopo la messa delle ore 12,00 . Si confida nella partecipazione di tutti.
Fratelli miei, tanta pace. Questa domenica Gesù ci consegna il comandamento dell’amore, che non stravolge quelli dati a Mosè, ma li racchiude e li specifica. Il comandamento si riassume in un verbo: *amerai*. Al futuro! Per indicare un'azione che perdura nel tempo.
Si può comandare d'amare? Ovvio, no! Ma ci si può lasciar amare! Allora il nostro amore diventerà una risposta.
Ama, dice il Vangelo. Con tutto ciò che sei, con tutto ciò che puoi.
Se ti scopri amato, puoi davvero amare Dio. Se ti senti amato diventi capace di amare.
Ama sempre. Meglio che puoi.
Si ama Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, amando chi si fa prossimo.
Non basta un cuore infiammato per Dio per essere uomini di Dio.
Non è sufficiente osservare tutta la sua legge, per essere suoi.
Siamo stimati capaci di un amore grande, come quello di Gesù, per Dio e gli altri.
Perché l'amore non si divide, si moltiplica!
Santa domenica! Don Michele.
Fratelli e sorelle, pace a voi. il Vangelo oggi ci pone davanti a domande difficili: siamo capaci di mettere Dio al posto che gli spetta o prima mettiamo noi stessi e ciò che ci interessa? Siamo consapevoli che tutto ciò che abbiamo ci e’ stato donato da Dio e che dobbiamo in qualche modo restituirlo?
Spesso ci ricordiamo di Dio solo nei momenti bui della nostra vita o come giustifica per i nostri interessi e le nostre scelte. Questo lo vediamo quando usiamo Dio e la religione per rafforzare una posizione, per fare i nostri affari, mascherandoli come opera di carità o di fede.
Oggi, giornata mondiale missionaria, siamo chiamati ad avere uno sguardo universale sulla chiesa e sulla diffusione del messaggio di Gesù sino agli estremi confini della terra. Pensiamo ai tanti missionari e missionarie sparsi per il mondo, inviati agli uomini e alle donne del nostro tempo a ricordare, spesso pagando con la vita, qual è il posto di Dio.
Allora preoccupiamoci, prima di tutto, di rimettere Dio al posto che gli spetta nella nostra vita, se è vero, come diciamo, che crediamo in lui e di non stancarci di ringraziarlo per le cose che ci ha donato.
Buona domenica. don Michele
Carissimi, tanta pace a voi. In questa domenica, il Cristo ci mostra Dio, come uno che organizza una grande festa e ti invita, ti offre una vita buona, bella e gioiosa. Ma nessuno viene alla festa, la sala è vuota. La reazione del re è dura e sorprendente allo stesso tempo: invia i servitori a cercare i primi, poi gli uomini e donne di nessuna importanza, basta che abbiano fame di vita e di festa. Se i cuori e le case degli invitati si chiudono, il Signore apre incontri altrove. Come ha dato la sua vigna ad altri viticoltori, nella parabola di domenica scorsa, così darà il banchetto ad altri affamati.
I servi partono e portano alle nozze tutti, senza badare a meriti o ceto. È bello questo Dio che non chiede niente e dona tutto; quando è rifiutato, anziché abbassare le attese, le innalza. Lui apre, allarga, va più lontano. E quando scende nella sala in festa, è l'immagine di un Dio che entra nel cuore della vita. Noi lo pensiamo lontano, assiso sul suo trono, invece è dentro la sala del mondo e si prende cura di noi. Buona e santa domenica. Pace! don Michele
Cari fratelli e sorelle, pace a voi. Oggi ancora una parabola di vigna e padrone e in questa Gesù spiazza tutti noi . La sua risposta : "Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo……"?
Che vuol dire questa frase? il suo significato è il seguente: La pietra, cioè Gesù, che è stato ucciso dai contadini, è proprio Lui che, con la sua risurrezione, ha dato inizio al nuovo popolo di Dio cioè la Chiesa, cioè noi. A noi adesso spetta il compito di portare avanti la vigna perché porti frutto anche a vantaggio di questi contadini omicidi.
Quale è quindi il messaggio della parabola?
Il messaggio è che Dio ama immensamente tutti gli uomini e ciascun uomo, al punto da donarci suo Figlio Gesù, con il quale far sperimentare ai lontani quanto è grande il suo amore per noi. Portare Cristo, è portare frutto! Annunciare il Vangelo ci aiuta a costruire un mondo di fratelli che promuove la giustizia e la pace!
Buona domenica. don Michele